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L’organizzazione AFC (prima parte)

Abbiamo già trattato in generale il tema dell’organigramma facendo riferimento a quello aziendale e dedicando un rapido cenno a quello limitato all’area Amministrazione Finanza e Controllo. Ci interessa qui riprendere l’argomento scendendo più in dettaglio nell’organizzazione dell’AFC.

Fuor di acronimo

Ci azzardiamo a sostenere che l’AFC (acronimo di Amministrazione, Finanza e Controllo) rappresenta la colonna vertebrale di qualsiasi organizzazione aziendale. Si tratta di tre pilastri interconnessi che lavorano sinergicamente per garantire un’efficace gestione delle attività finanziarie, la corretta amministrazione delle risorse e un controllo rigoroso per mantenere la trasparenza delle informazioni e la conformità alle normative.

Dentro l’AFC

Le tre macro aree che abbiamo individuato in realtà possono essere ulteriormente scomposte.

La suddivisione vale sostanzialmente per tutte le aziende. La sua strutturazione formale dipende invece dalle dimensioni delle stesse. Succede infatti che alcune funzioni siano concentrate in un unico settore (o in una sola persona nelle micro imprese) oppure organizzate in specifici reparti più o meno numerosi.

La classificazione che proponiamo di seguito non è, ovviamente, esaustiva perché se un individuo può contenere moltitudini (Walt Whitman docet), le aziende sono poco da meno.

Amministrazione

L’amministrazione aziendale gestisce le risorse interne (comprese, in realtà imprenditoriali di limitate dimensioni, le risorse umane) ed esterne necessarie per il corretto funzionamento dell’azienda. Soprattutto si occupa della supervisione delle operazioni quotidiane nonché dei rapporti contabili con clienti e fornitori. Ciò sotto un profilo di estrema praticità.

La Treccani (www.treccani.it) è, naturalmente, più “precisa” e ci pare che inquadri perfettamente l’ambito in cui abbiamo maturato qualche decennio di esperienza.

Amministrazióne s. f. 

Atto e ufficio di chi amministra.

Più specificamente, attività diretta alla gestione di un patrimonio, di un bene o complesso di beni, generalmente altrui e nell’interesse del titolare, sia esso persona fisica oppure giuridica (ma anche di beni proprî), allo scopo di conservarli nello stato e valore attuali impedendone il deterioramento, e di mantenere o incrementarne la capacità produttiva.

L’amministrazione si articola (o può farlo) in:

  • Contabilità: si occupa della registrazione accurata e sistematica di tutte le transazioni monetarie aziendali e svolge la funzione di garanzia della conformità alle normative di legge (ma anche ai principi contabili).

  • Libri sociali: ha l’incarico di gestire i libri sociali dell’impresa quali il libro giornale, il libro degli inventari e i libri degli organi aziendali (se già non esiste un apposito ufficio adibito allo scopo).

  • Patrimoniale: si occupa del monitoraggio e della gestione del patrimonio aziendale (beni immobili, beni mobili, …). 

  • Auditing: svolge i compiti di revisione e verifica sistematica dei processi contabili e finanziari per garantirne la correttezza e la trasparenza. Nelle aziende di medie dimensioni questa funzione è di norma affidata a enti esterni.

  • Fisco: è il settore incaricato di gestire le questioni fiscali, dall’adempimento degli obblighi normativi in materia di imposte e tasse all’ottimizzazione della posizione tributaria dell’azienda. Anche questa funzione è prevalentemente strutturata nelle imprese più grandi.

Finanza

In estrema sintesi, la F di AFC, gestisce le risorse monetarie dell’azienda. Nello specifico include la gestione del capitale di lavoro, la valutazione degli investimenti, la raccolta di fondi attraverso prestiti o azioni, la gestione delle passività e l’elaborazione di strategie finanziarie per massimizzare il valore dell’azienda.

La Treccani più puntualmente ci dice che:

Finanza s. f. (dal francese finance, e questo dal provenzale finansa, derivato di finar).

1.In generale, i mezzi (patrimonio, reddito, credito) di cui si dispone per raggiungere i proprî fini e, più specificamente e comunemente, i mezzi (beni in natura, servizî personali e soprattutto denaro) di cui dispongono lo stato e gli altri enti pubblici.

2. Il complesso dell’attività finanziaria, e quindi dei varî fatti o atti, con cui un soggetto economico (imprenditore, società, banche, ecc.) si procura i mezzi – capitali monetarî, crediti, azioni, obbligazioni, ecc. – necessarî allo svolgimento e allo sviluppo della propria attività.

Le due principali articolazioni della Finanza aziendale sono:

  • Tesoreria: si interessa della gestione delle entrate e delle uscite finanziarie, del mantenimento (previo il relativo reperimento) della liquidità e della prevenzione dei rischi finanziari.

  • Pianificazione finanziaria: sviluppa le strategie finanziarie a breve e lungo termine, inclusa la gestione degli investimenti e la strutturazione del debito. Questa funzione è tipica delle grandi aziende. In quelle di dimensioni più contenute (anche se importanti) i medesimi compiti sono in capo alla Tesoreria o svolti direttamente dal CFO.

Controllo

Il controllo di gestione è un processo aziendale che si concentra sulla pianificazione, il monitoraggio e il miglioramento delle attività operative per raggiungere gli obiettivi strategici dell’azienda. Riducendo il concetto all’osso, esso si occupa di garantire l’allineamento delle attività quotidiane con gli obiettivi generali dell’organizzazione.

La funzione si può articolare in:

  • Analisi costi e ricavi: in modo molto riduttivo possiamo dire che si occupa del monitoraggio degli oneri e degli introiti aziendali, delle analisi delle relative variazioni e dell’identificazione delle aree di miglioramento.

  • Budget: ha il compito di elaborare e gestire il budget aziendale. Per i necessari approfondimenti vi rimandiamo a uno dei tanti contenuti che abbiamo prodotto sul tema.

  • Business plan: solo le grandi e grandissime aziende possono permettersi una struttura dedicata a questa funzione. Le altre si devono “accontentare” dell’ufficio Controllo di gestione (o business administration, come ci piace di più dire). I settori in cui, a sua volta, si articola il Business plan sono (o possono essere) i seguenti:

  • Sviluppo strategico: definisce la visione, la missione e gli obiettivi aziendali a lungo termine.

  • Analisi di mercato: conduce ricerche approfondite per identificare opportunità e minacce.

  • Pianificazione operativa: dettaglia le attività quotidiane e i processi operativi necessari per raggiungere gli obiettivi definiti.

  • Proiezioni finanziarie: crea previsioni finanziarie realistiche basandosi sulle ipotesi di ricavi e costi.

  • Pianificazione delle risorse: determina le risorse (umane e materiali) necessarie per implementare i piani dell’impresa.

  • Strategie di marketing: definisce gli approcci di marketing reputati efficaci per promuovere prodotti o servizi.

  • Valutazione dei rischi: identifica i rischi potenziali e sviluppa le strategie per mitigarli.

  • Strategie di finanziamento: individua le fonti di finanziamento aziendali (soci, investitori e finanziatori esterni).

Chi fa che cosa?

Quali sono le professionalità e i ruoli chiamati a svolgere le attività di cui sopra?

In soldoni, come è formata la squadra del CFO, inteso come architetto organizzativo di cui abbiamo parlato in precedenza?

Lo vedremo nel prossimo articolo.

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