Le startup innovative: l’upgrade delle botteghe medievali
Innovazione, competenze trasversali e capitali.
Sono questi gli elementi principali, seppur con caratteristiche differenti, che accomunano le botteghe medievali della seconda metà del 1400 e le startup innovative odierne.
Secondo la definizione del Treccani “il termine startup, di derivazione anglosassone, significa partire, avviarsi, mettersi in moto. […] La prima accezione economica faceva perlopiù riferimento alla fase iniziale di una nuova impresa nata nel settore internet o delle tecnologie dell’informazione. Il termine si è poi affermato ed è entrato nel dizionario finanziario italiano ai tempi della bolla speculativa di internet ed è diventato impropriamente sinonimo di ‘matricola’ nel linguaggio di borsa”.
In realtà, però, potremmo collocare la nascita delle startup in un’epoca molto più lontana dalla “recente” bolla speculativa di internet (fine anni ‘90) e precisamente in quella medievale del 1400. In questo periodo, infatti, Milano, grazie agli sgravi fiscali e il diritto di esclusiva a chi apriva una nuova attività concessi dagli Sforza, ha dato i natali a centinaia di piccole attività dove si sperimentava molto e c’erano tutte le caratteristiche di una startup innovativa di oggi: il capitale umano, il rischio imprenditoriale e la domanda di beni. Gli artigiani dell’epoca sono stati dei veri e propri innovatori, la cui bravura non stava nel creare un nuovo prodotto/servizio ma perfezionare quelli già esistenti attraverso nuove modalità di progettazione, di produzione o vendita.
Dunque, mentre il Nuovo Mondo non era stato ancora scoperto, a Milano i grandi maestri d’arte e artigiani erano già degli startupper.
Anche la General Electric costituita nel 1892 dalle ceneri della Edison General Electric Company (fondata da Thomas Edison per commercializzare la sua lampadina a incandescenza) e di altre società elettriche ha iniziato come qualunque altra startup. Col tempo, da piccolo laboratorio di apparecchiature elettriche ed elettroniche, motori aeronautici e servizi finanziari, sviluppati da scienziati interni, è riuscita a diventare una delle più grandi e diversificate aziende al mondo e prova del fatto che le aziende innovative destinate ad accrescersi e raggiungere dimensioni colossali esistono già da moltissimo tempo.
Sicuramente, il punto di svolta cruciale nell’origine del fenomeno startup, il primo upgrade (inteso come aggiornamento dell’intera struttura economica e del modo di fare business) delle botteghe medievali e delle grandi aziende innovative di inizio ‘900 in startup innovative, è stato l’ascesa della Silicon Valley.
Qui è scoppiata la bolla speculativa di internet, la cosiddetta dot-com, e da questo luogo sin dagli anni ‘50 sono partite le grandi rivoluzioni tecnologiche: i primi transistor, i microchip, i personal computer con i loro sistemi operativi, i software, la rete internet, i social network, il cloud.
Nei prossimi articoli vedremo nel dettaglio tutte le caratteristiche di questo nuovo modello di business partendo dai requisiti oggettivi e soggettivi previsti dalla normativa vigente per creare una startup innovativa.
Restate connessi.
A presto con il prossimo upgrade!